FONTAMAR CONSORT
RAMOUR


La parola "consort", da quattro secoli, contraddistingue un ristretto gruppo di musicisti di alto
profilo avendo deciso di condividere la stessa sorte. Lo stesso cammino. La stessa musica.
Le produzioni di Fontamar Consort prendono spunto dalle canzoni composte dallo scrittore e
pianista Jean Fontamar per la voce di Laurianne Langevin, la sua compagna.
Vivendo e lavorando in Italia da quasi vent'anni ormai, i due artisti francesi hanno dato vita a queste canzoni a stretto contatto con alcuni dei maggiori esponenti della scena jazz e della scena electro italiane, che si tratti del contrabbassista Marco Bardoscia, del chitarrista Valerio Daniele, del percussionista Vito de Lorenzi o del sassofonista Roberto Gagliardi.
Un filo rosso unisce inoltre questi sei musicisti : la figura di Paolo Fresu. Il grande trombettista non ha solo segnato la storia musicale recente da strumentista. Lo fa anche, da quindici anni, da produttore. Dopo aver preso parte alla registrazione di più tracce di Ramour, primo disco di Fontamar Consort, la sua casa discografica, Tǔk Music, decise di produrlo.
"Fontamar Consort ha partorito un disco pieno di grazia, di quelli che fanno reinnamorarsi della musica.
Una musica studiata nei particolari e che pulsa vita."
Giuseppe Ceccato, tg com.
"Un regalo... Come un "vuoto" dal "tutto pieno" in cui sembriamo condannati a vivere. Mi sono fermata ad
ascoltare Ramour e poi mi sono presa il tempo per ascoltare di nuovo. Perché era tempo bello. Un
lusso."
Claudia Fayenz, Rai.
"Ramour ? Una mezz'ora di musica ad alta intensità emotiva."
Ivo Franchi, Jazz Magazine.
"Con Ramour, Fontamar Consort ha prodotto una sorta di incanto sospeso."
Fabrizio Versienti, Corriere del Mezzogiorno.
"Ramour è un suono sussurrato e cantato nella punta del pensiero."
Paolo Fresu, musicista.
"Con Ramour, ultimo disco di Jean Fontamar e Laurianne Langevin, il duo dimostra ancora la sua
capacità a
reinventare il jazz, in singolare connubio con la straordinaria line-up scelta ad integrare il Consort."
Il Cittadino.
"In una felice unione tra chanson francese e jazz, mondi che convivono qui alla perfezione, Fontamar
Consort esplora con raffinatezza, fascino ad eleganza le innumerevoli forme dell'amore. E tutto diventa
poesia."
Giacomo Baroni, Giornale di Brescia.
Ramour sono 9 canzoni originali. 9 canzoni d'amore, da quelle più struggenti a quelle più
cristalline, immediatamente riconoscibili dal loro timbro unico.
Uscito a Gennaio del 2025, Ramour venne venne presentato in prima mondiale al Teatro
Grande
di Brescia lo
scorso 5 febbraio.
All tracks written and composed by Jean Fontamar
All tracks published by Tŭk Music.
Registrato a Febbraio 2023, a Giugno 2023 e aprile 2024
da Valerio Daniele
a Sudestudio, Guagnano (LE), Italia
Mix e mastering
Valerio Daniele
a Chôra Studi Musicali, Calimera (LE), Italia
Arrangiamenti
Jean Fontamar, Marco Bardoscia, Valerio Daniele
Immagine di custodia
“Floatink Kiss” di Jean Fontamar - digital artwork
Produzione artistica
Jean Fontamar, Valerio Daniele, Laurianne Langevin
Produzione esecutiva
Paolo Fresu e Tŭk Music
Coordinatore di Produzione
Luca Devito
Grafico
Oscar Diodoro
Management
www.pannonica.it
Jean Fontamar - aka Cyrille Doublet - è uno scrittore, pianista e artista francese nato a Parigi nel 1977. Formato presso i Conservatori di Lione e di Strasburgo, laureato in Lettere Moderne alla Sorbona di Parigi, vive e lavora in Italia dal 2008. Il successo del disco Paris-Piaf, reinterpretazione intimista del repertorio di Édith Piaf, porta il duo che Fontamar forma con la cantante Laurianne Langevin sui più bei palchi d’Italia. Dal 2022, le canzoni che scrive per Laurianne hanno avvicinato al duo importanti esponenti della scena jazz italiana. Fontamar Consort nasce da queste collaborazioni. Il primo disco dell'ensemble esce a Gennaio del 2025.
Danzatrice formata al Conservatorio di Le Mans, attrice formata al metodo Grotowski nella compagnia Théâtre 2 l’Acte di Tolosa, completa la sua formazione in Italia con un diploma di canto lirico sotto la guida della Maestra Silvia Dalla Benetta. Eclettico, il suo repertorio si estende a varie culture vocali del mondo. Dopo il disco Bohèmes, nel 2016, in collaborazione con Gino Zambelli, esce nel 2020 il disco Paris-Piaf, registrato insieme a Jean Fontamar. Le canzoni scritte per lei da Fontamar, registrate e prodotte in collaborazione con Paolo Fresu, escono per l'etichetta Tŭk Music nella collezione Voice.
Aperto a tutte le forme di espressioni artistiche e culturali, l’onnivoro trombettista sardo vanta un curriculum capace di avvicinarlo ai pochi globe-trotter che hanno fatto del viaggio e di mille esperienze la loro ragione di essere. Con più di cinquecento dischi incisi in una carriera lunga quarant'anni, Paolo Fresu è ormai uno stimato protagonista della vita non solo musicale, ma anche pubblica e sociale italiana. Docente Honoris Causa di più università, collaboratore dei più grandi musicisti del suo tempo, direttore del festival Time in jazz e della label discografica Tŭk Music, la sua schiena curva all’indietro e la sua tromba rivolta al cielo sono per molti, oggi, come una sintesi del jazz tout court.
Diplomato in contrabbasso classico al Conservatorio T. Schipa di Lecce e in musica jazz presso il Conservatorio N. Rota di Monopoli, la sua attitudine è multiforme così come le sue collaborazioni. Negli anni ha approfondito il legame con la sua terra, il Salento (Puglia), collaborando con tutti i maggiori esponenti della scena tradizionale, lavorando sul repertorio musicale e rimescolandolo con il proprio linguaggio musicale. Ha vissuto per sette anni a Bruxelles dove è entrato in contatto con la scena musicale belga. Negli ultimi anni collabora assiduamente con il trombettista Paolo Fresu, lavorando in diverse incisioni della sua casa discografica Tŭk
Docente di tamburi a cornice del Mediterraneo presso il Conservatorio T. Schipa di Lecce, il percussionista salentino ha collaborato con artisti di fama internazionale come Teresa De Sio, Matteo Salvatore, Raiz, Giovanni Sollima, Rolf Lislevand o Marco Beasley. Ha collaborato col Prof. Gianfranco Salvatore, docente di Etnomusicologia presso l’Università degli Studi di Lecce, tenendo delle lezioni sui tamburi del bacino del Mediterraneo. È laureato in “Tradizioni musicali extraeuropee - indirizzo Indologico”, presso il Conservatorio di Musica A. Pedrollo di Vicenza.
Chitarrista, compositore e produttore dallo sguardo sempre rivolto verso nuovi orizzonti sonori ed espressivi, è fondatore di desuonatori, collettivo di musicisti e coordinamento di autoproduzioni nato in Puglia con lo scopo di creare un terreno fertile per le produzioni musicali inedite e di frontiera. Attualmente è impegnato in vari progetti dal linguaggio ibrido fra post-rock, elettronica, musiche improvvisate e worl music e nella realizzazione di colonne sonore per il cinema - per l’ultima delle quali, sul film Il tempo dei giganti, è risultato vincitore del Premio Rota 2023.
L’ascolto casuale dei sassofoni di John Coltrane e Pharoah Sanders che, sul disco Concert in Japan, tagliano l’aria con suoni di ogni genere, rappresenta per lui il punto di partenza di una lunga ricerca nella quale, oltre a innumerevoli musicisti, si contraddistingue l’influenza del duduk di Gasparyan. Gli ultimi anni lo hanno visto svolgere un’intensa collaborazione con il pianista Mauro Tre e con il chitarrista Valerio Daniele.